mercoledì 14 dicembre 2011

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16/08 -  de granmà
lunedì 10 settembre 2007 1.16
A distanza di anni oltre che di chilometri, non ti accorgi di quanto si cambia, si cresce, si vive.
Ho una famiglia numerosa, da parte di madre, vivacissima, scoppiettante e in perenne accrescimento, che incontro, purtroppo sempre parzialmente, forse una volta ogni quattro o cinque anni.
In quello che sembra un tempo volato, le zie diventano nonne, i cugini mettono incinte le fidanzate, le cugine vanno a convivere, i nipoti crescono e vanno a scuola, e la mia nonna in mezzo a sto casino anarchico è sempre più suonata, poverina, coi suoi 87 e fischia, l’apparecchio per sentire, due fondi di bottiglia per non vedere, una sedietta a rotelle per andare dappertutto e la sua scatola di bigodini rosa e celesti da metter su il mercoledì.
Se ne sta seduta col mondo dei matti che le gira intorno, ogni tanto le posteggiano un pupo in braccio e le chiedono houariù. Io l’abbraccio e le stringo forte quelle quattro ossa, che vorrei gridare perché mi senta che le voglio bene anche se non ci sono mai, anche se non so come trascorre le sue giornate quando noi siamo a casa, che ci sono delle frontiere tra le nostre vite, che mi legano la lingua dopo le prime cinque sciocche frasi, quelle che vengono subito dopo il “come stai?” e si spengono frustrate nella distanza distratta del mio paese del sole.
Come si fa ad amare tutta una vita senza viversi giorno per giorno?
E come si fa a vivere in un paese dove anche ad agosto piove tutti i giorni?

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insomma che io niente tinta, per carità, solo senza ammoniaca, e manco la french per nove mesi.
e binladen si è fatto castano?

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come sedurre una donna: scopri come sedurla anche quando lei pensa che non sei il suo tipo!
????? ..... amico, dammi retta: lascia perdere. con lo stesso spirito di sacrificio puoi mandare avanti una missione in sudan, lo stesso tempo lo puoi dedicare allo studio del cinese, la lingua del futuro, o del brasiliano, e con gli stessi soldi ti diverti di più con gli amici, così magari te la levano dalla testa loro...

18/08 - the wedding
Affondati e saziati i succulenti miei ricordi lontani dal take-away indiano del quartiere la prima sera, e quella dopo dal negozietto fish&chips all’angolo, restava l’incognita culinaria del pranzo di nozze, in un paese dove il prosciutto crudo e il salame tormentano solo i sogni dei musulmani, o qualche raffinato shopper da Sainsbury's lasciando abitualmente in pace le gravide a gozzovigliare nel bacon croccante e nel pork pie.
E infatti considerando che il menu di un banchetto matrimoniale britannico per noi sud-europei è una passeggiata da pic nic domenicale, quello della cugina in questione si rivelò molto più rilassante di una qualsiasi delle mie recenti cene di famiglia  in terrazza, trascorse a dribblare misteriosamente minacciosi accompagnamenti a meloni, carpacci assassini o subdole insalate nemmeno lontanamente profumate di cloro.
Questa roba della toxoplasmosi può diventare una psicosi selvaggiamente castrante se ti lasci prendere la mano.
Fortuna che lo stomaco alla fine riprende il sacrosanto sopravvento.
E comunque i festeggiamenti pure.
Un trionfo di vestitini a fiori e cappellini in tinta avezza a sfidare la pioggerellina nebbiosa e uno stuolo di tacchi mezzo infangati dal prato antistante la secolare magione si strinse quindi attorno allo sposo sudato e sorridente su per lo scalone scricchiolante fino alla cappelletta, ad aspettare insieme la sua graziosa meringa opalescente, e infine tutti intorno al camino (spento, dannazione) del salone principale a scaldarci con complimenti, convenevoli e flash fotografici.  Man mano che si asciugavano le messe in piega e le pashmine delle signore e si riscaldavano gli animi a forza di bicchieri, le due fazioni di invitati accorciavano le distanze tra un canapè di gamberetti e uno spiedino di frutta, fino a trovarsi alla fine seduti gomito a gomito attorno ad un grande tavolo a ferro di cavallo nella sala di pietra sottostante, vicino alle odorose e tiepide cucine.
Nel frattempo io m’ero presa coraggio, e al terzo bicchiere di succo d’arancia avevo raccolto di nascosto una bomboniera quadrupede che gattonava felicemente sperduta tra le caviglie degli invitati traballanti, scoprendo finalmente che anche se han le fattezze di cicciobello e son vestiti di tulle, i bambini di 11 mesi pesano come un capitello di granito persino col pannolino vuoto, e però non mordono.
La nonnetta invece me la piroettavano sulla sua carriola a far foto a destra e a manca, e non mi meraviglia che alla fine la poveretta si sia pure sentita male, tirandosi su un veloce e discreto vomitino sul suo pink plaiddino, god bless her.
Io sono riuscita  a sorridere il giusto, mangiare il giusto e chiacchierare il giusto, credo.
Vedi che a non bere un cazzo si riesce anche a ricordarsi un sacco di belle robe.
Tipo la faccia della mia zia preferita in tinta col suo tubino in shantung ciliegia, che le si era sposata una figlia, e nello stesso giorno la nipote italiana le diceva che aspettava un bambino (marvellous news! – sì, ma it’s a segreto, eh? ).
Tipo i vestiti delle giunoniche damigelle in raso color caffè e il discorso dello sposo e del suo testimone, e la sua orribile cravatta.
Che in Inghilterra lo sputtanamento dello scellerato accalappiato è d’obbligo,  come la fruitcake cementifera con due inches di glassa bianca.
E quella – scusate – che non sono riuscita a cacciarmela in gola, dopo lo scioc dell’arrosto di volatile su letto di tagliatelle, la mia zietta me l’ha  fasciata apposta e me la son portata via.
Peccato che il mattino dopo, scesa la sua sbronza e l’abbuffata,  ho scoperto inorridita che se l’era già spazzolata tutta mio padre.

fatta la legge - trovato l'inganno
GUIDA IN STATO DI EBBREZZA E USO DI STUPEFACENTI:
Secondo le stime dell'Organizzazione mondiale della sanita', dell'Istituto superiore di sanita' e della Societa' italiana di alcologia, il 30% degli incidenti gravi che si verificano nel nostro paese sono dovuti alla guida in stato di ebrezza o sotto gli effetti di stupefacenti.
Il decreto vuole contrastare questo fenomeno ed ha così previsto tre diversi gradi di sanzioni:
In caso di guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico compreso tra un valore eccedente lo 0,5 e non superiore allo 0,8 grammi per litro (g/l) (basta aver assunto, per intenderci, due calici di vino a stomaco pieno oppure due lattine di birra) si insaprisce la sanzione pecuniaria che sarà compresa tra euro 500 ad euro 2.000. Confermata invece la pena dell'arresto fino a un mese e inasprita la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente (ora sarà possibile una sospensione da 3 a sei mesi)In caso di guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico compreso tra un valore eccedente lo 0,8 e non superiore all'1,5 grammi per litro (g/l): le nuove norme prevedono una sanzione pecuniaria da 800 a 3.200 euro, l'arresto fino a tre mesi e la sospensione della patente da sei mesi a un anno. Per chi guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore all'1,5 grammi per litro (g/l) la sanzione pecuniaria può arrivare fino a 6.000 euro, la pena dell'arresto e' prevista fino a sei mesi, e la sospensione della patente andrà da uno a due anni.
Sarà in ogni caso possibile la commutazione della pena detentiva nella misura alternativa dello svolgimento di un'attivita' a titolo gratuito e continuativo presso strutture sanitarie traumatologiche pubbliche.
Le nuove norme dispongono poi la revoca della patente se il reato è commesso da chi è titolare di patente professionale, o da titolare di patente di categoria B nell'ipotesi di recidiva nel biennio. Le pene sono raddoppiate se chi guida in stato di ebrezza provoca un incidente stradale e viene disposto il fermo amministrativo del veicolo coinvolto nell'incidente per novanta giorni, a meno che non si di proprietà di persona estranea al reato.
Il conducente che rifiuti di sottoporsi all'accertamento sarà soggetto ad una sanzione pecuniaria che va da 2.500 a 10.000 euro (o da 3.000 a 12.000 euro se il fatto è accaduto in occasione di un incidente).
Chi guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope e' punito con l'ammenda da 1.000 a 4.000 euro, l'arresto fino a tre mesi. Anche in questo caso e' possibile richiedere la misura alternativa. La sospensione della patente in questo caso va da sei mesi ad un anno. La patente e' sempre revocata, se il fatto è commesso dal conducente di un autobus o di un veicolo di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t. o ancora quando il titolare di patente B sia recidivo nel biennio. Se poi il conducente che guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope provoca un incidente le pene sono raddoppiate ed e' disposto il fermo amministrativo del veicolo per novanta giorni.

...e voi trovatevi un'amica gravida che vi riporti a casa, no?!  ;-D

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