mercoledì 14 dicembre 2011

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adoro le sorprese...
domenica 16 marzo 2008 0.13
Era una notte buia e tempestosa.
E miss Jekill se ne stava beatamente sprofondata in un insospettabile pigiamello frufru e plaiddino d’ordinanza sul suo divano a godersi la domenica sera col suo pancione e il dottorraus fregandosene bellamente della bufera che sbatacchiava gli alberi e le imposte, e beandosi pure all’idea del mattino successivo, che questa cosa del congedo di maternità cominciava proprio a piacerle.
Quando qualcosa iniziò a darle un certo fastidio, un doloretto lì in basso a sinistra.
E a un certo punto fu impossibile far finta di non stare proprio una meraviglia.
E anzi a doverla dire tutta forse era meglio andarsene a letto, che se era un crampetto così si rilassava un po’.
Ma tant’è, sto doloretto non passava.
E allora tanto valeva alzarsi a far la solita 34ma pipì.
E fu allora che miss J si arrese all’evidenza.
Quella non era roba da far finta di niente, quello era sangue vero.
Che si fa?
Via il pigiama, presto una tuta,  grattata di testa dell’ignaro cagnetto scodinzolante, deluso dall’ordine triste di tornare a cuccia, coda bassa, odore di casa mia, chiavi, anche quelle dell’auto, portafogli, telefono, giacca.
Via.
Via al pronto soccorso più vicino.
Porca vacca che tempo da lupi.
Porca vacca però almeno non c’è nessuno per strada, e un sacco di posteggio,  e niente coda prima di te in ospedale.
Un giretto in sedia a rotelle, ecografia, cos'ho mangiato per cena e quando.
Un’ora più tardi c’era un freddo cane dentro a quel camice verde, due poveri genitori appena arrivati che erano diventati nonni così, e però pure loro un po’ verdi,  e un’aragostina rosa scura di 1.250 grammi con tanti capelli e troppi tubetti, prigioniera di una teca che mi passava accanto su ruote più urgenti delle mie.
Sta bene, ma per sicurezza lo trasferiamo al reparto di terapia intensiva dell'ospedale pediatrico cittadino - cenno di sì.
Il resto della notte è una nebbia tiepida di flebo e lettino chirurgico, qualche urlo belluino qua e là di gentili signore partorienti dalla stanza accanto, calpestio frettoloso di zoccoletti di pasciute infermiere su e giù per il corridoio, e una sete maledetta.
Era il 4 febbraio scorso, io c’avevo ancora un mare di cose da fare nelle 6 settimane che mancavano al parto, dei peli spaventosi dalle ginocchia in giù e nessunissima idea che il cesareo facesse così male una volta finito l'effetto della droga mannaggia.
E  iniziavo giusto appena a capire quanto ti fanno preoccupare  sti’ figli.

notti di passione, latte e merda.
martedì 6 maggio 2008 1.59
teddy boyocchei.
sempre pensato le peggio cose delle femmine dalle grandi promesse.
quelle grandiosamiche che al primo sguardo di uomo ti mollavano a piedi col tuo mezzo drink tiepido a ricominciare il discorso con qualcun'altra.
non mi aspetto pietà dunque per la trascuratissima mia passione scribantina.
ma la colpa è tutta di un giovanotto che mi tiene sveglia la notte, (a me e pure a mezzo condominio), che mi fa dimenticare i pasti (mica i miei, per carità, ma quelli del mio compagno e del mio povero cane),  rinnegare tacchi e profumo e che da me vuole solo tetta o bottiglia in cambio di tanta cacca.

vita da star (freschi)
lunedì 26 maggio 2008 22.09
pfui alla Bullok e il suo pulmino bombarolo.
mai provato la coda della domenica rivierasca con un lattante famelico che sta buono solo se l'auto si muove sul sedile di dietro?

tender is de nait...
sabato 31 maggio 2008 14.15
e poi succede che una volta  tuo figlio decide di non svegliarsi tutto urlante nel cuore della notte.
e proprio allora, verso le quattro, tu ti vomiti la cena e l'anima, e il tuo cane c'ha la cagarella.

utilità trasversale
domenica 8 giugno 2008 12.00
formidabile invenzione, quei bavaglini colorati.
e pure i pannolini extra morbidi e super assorbenti, se li sai mettere come si deve.
ma perchè non li fanno anche per  cani?

la vita in celeste
domenica 8 giugno 2008 13.01
la verità?
la biancheria intima da puerpera è la causa scatenante della depressione post parto. le comodissime (= informi) e caste camicette candide di puro cotone e le affidabili pedule da buonsenso (firmato..) a me fan venire le vesciche al cuore vanesio, e non escludo che potrebbero pure provocare la caduta dei capelli nei soggetti predisposti .
il sesso precipita inesorabilmente in fondo alla lista delle priorità dopo una notte di sonno, una doccia, un pasto di tre portate: ti abbracci tantissimo, ma mica per amore, per rubare un pisolino di due minuti.
nel giro di sei mesi dal parto le puerpere e le neo nonne iniziano un inesorabile processo di avvicinamento, inglobanza cannibale e rassomigliazione, alcune oltre alle stesse scarpe e borse, hanno pure la stessa acconciatura!
shopping di stagione, cinema, teatro, lettura e scrittura, depilazione e taglio delle unghie, dieta  e sport vengono crudelmente trascurati, in compenso sei sempre chiusa in casa, agevolmente raggiungibile da un paio di cartelle esattoriali e una raccomandata del facinoroso vicino (giacchè invece quando non c'eri perchè stavi in ospedale dopo il parto t'han visitato i ladri).
per chi avesse il sospetto preoccupato  che ultimamente non ci sia altro che cacca gialla e vomito bianco e peli rossi nella mia vita (e nei miei pochissimi post) rassicuro: c'è pure quel sorriso sdentato, fetente, quello lì che mi frega ogni volta.

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